Se immaginiamo che la pianificazione finanziaria sia guidata dalle previsioni finanziarie non solo siamo fuori strada, ma prima o poi le “sorprese negative” saranno così forti da lasciare il segno. Sarà colpa dei mercati? Certamente no. Sarebbe come dare la colpa al treno perché non ci ha portato dove volevamo…essendo saliti su quello sbagliato.
Se osservate i grafici ognuno potrà riconoscersi in una parte o nell’altra (rialzisti/ottimisti o ribassisti/pessimisti) ma dobbiamo essere consapevoli che ciò dipende solo dalla nostra percezione che, come sappiamo, è spesso fallace.
Ma quindi è inutile analizzare i mercati e l’enorme mole di dati oggi disponibili?
Ovviamente no, ma a due condizioni:
👉🏼 1. Le analisi non devono portare a scelte di campo secche, a pericolose scommesse tipo rosso o nero alla roulette, ma devono generare scenari associati a probabilità stimate in modo solido.
👉🏼 2. Stimare gli impatti dei singoli scenari basandoli sulle caratteristiche dei singoli investitori. Un 10% di perdita può essere psicologicamente ed economicamente accettabile per un Cliente, ma sicuramente non lo è per un altro.
Questo approccio, per noi l’unico possibile, è ovviamente in contrasto con il mantra del buy&hold che tanto veniva proposto fino a qualche mese fa perché fallisce il punto 1 (considera un solo scenario: i mercati possono solo salire) e di conseguenza il 2 (scaricando sull’investitore il problema della gestione delle fasi negative).
Confligge anche con l’altro mantra, oggi ovviamente più in voga, che è quello del PAC. Strumento assolutamente utile, ma all’interno di una pianificazione complessiva, non sostituendosi ad essa.
La matrice probabilità/impatto, punto cardine di qualsiasi attività di risk management è necessariamente un elemento fondamentale all’interno di una corretta pianificazione patrimoniale. E’ il momento in cui le caratteristiche dei mercati si incontrano con quelle degli investitori, generando scelte di investimento che sono per definizione adeguate perché basate sulle caratteristiche vere del risparmiatore.
Pianificare correttamente significa disegnare quella matrice con la faccia di ogni nostro Cliente, riempirla con le sue caratteristiche, esigenze ed obiettivi.
Quello che ne uscirà sarà per lui quanto di più vicino alla felicità finanziaria perché ottimizzerà i rendimenti all’interno di un preciso perimetro di rischi sostenibili e rendimenti attesi.
Ovviamente questo approccio ha i suoi aspetti negativi…
🥂 La scommessa secca, quando la vinci, ti fa generare rendimenti attesi più alti.
🏄🏾♂️ La scommessa secca, quando va bene, ti dà più adrenalina.
🎯 La scommessa vinta, ti fa sentire un guru, quando la vinci.
Appunto, solo quando la vinci.